Il chapati indiano è un pane tipico dell’India, molto simile alla nostra piadina. Viene realizzato in una maniera molto semplice, non ha bisogno di lievito né di cottura in forno e tanto meno di lievitazione.
Questo perché viene cotto in padella, come una sorta di piadina indiana.
Viene di solito servito con piatti a base di legumi, curry o altre spezie e salse.
Ricetta del pane indiano
I chapati sono fatti con farina semi integrale ricca di proteine, impastata insieme ad acqua, olio e sale, senza nessuna aggiunta, infatti è descritto come pane azzimo, ossia senza lievito. Non ha bisogno di lievitazione, ma è meglio farlo riposare prima di cuocerlo.
Oltre alla farina semi integrale viene realizzato con farina di mais o di miglio, oppure un mix di farine, tra cui quella di lenticchie. Con queste farine prende nomi diversi.
A volte è preparato senza sale, questo perché dona una base insipida a piatti molto speziati.
Il chapati è un tipo di pane chiamato pane roti o rotta, i due termini sono spesso usati in modo intercambiabile per definirlo (Fonte Wikipedia).
Una volta formato l’impasto, viene impastato con le nocche della mano trasformate in un pugno e lasciato a riposo dai 10 minuti fino ad un’ora, in modo che sviluppi il glutine. In questo modo l’impasto diventa più morbido e flessibile.
La mia ricetta è con farina di tipo 1 mista a farina di ceci, per motivi alimentari.
La cottura del chapati
Viene originariamente cotto su una piastra molto calda e girata da entrambe i lati, o addirittura cotta a fuoco vivo in modo da gonfiarsi all’interno.
Per questo mi ricorda tantissimo il pane carasau sardo, un tipo di pane molto simile.
In casa si può tranquillamente utilizzare una padella antiaderente, scaldarla per bene e far cuocere il pane indiano così, oppure se avete il fornello a gas potete provare a cuocerlo direttamente nella fiamma.
La padella dovrà essere completamente priva di grassi, pulita e asciutta, per questo motivo sceglietela antiaderente.
Con il calore il chapati inizierà a gonfiarsi perché entra l’aria all’interno. Se volete potete lasciarlo gonfiare, altrimenti schiacciate i bordi con un cucchiaio o un fazzoletto.
Il “ghi”
I chapati sono spalmati sia prima della cottura che dopo con il ghi, un burro chiarificato usato nella cucina indiana e nei Paesi asiatici.
Si tratta di un burro privato dell’acqua e della componente proteica, con un contenuto di acidi grassi saturi del 48% circa.
Chapati indiano – Ricetta pane indiano
Ingredienti
- 250 g Farina semi integrale di tipo 1 - oppure di mais o miglio + per stendere l'impasto
- 70 g Acqua
- 6 g Sale fino - (opzionale)
- 1 cucchiaio Olio di oliva - extra vergine
ISTRUZIONI
- In una ciotola mischiate la farina con il sale (se non dovete unirla a piatti speziati).
- Aggiungete l'olio e l'acqua impastando per formare un impasto liscio.
- Mettetelo a riposare in una ciotola coperto da pellicola per un'ora.
- Dividete l'impasto in 8 parti e fate delle palline, che schiacciate diventeranno dei dischi.
- Metteteli nella farina e stendeteli con un mattarello formando un cerchio di 15 cm.
- Scaldate una padella antiaderente in modo che sia ben calda.
- Togliete la farina in eccesso dall'impasto e cuocete il chapati da entrambe i lati.
- Cuocendo si gonfierà quindi dovete prendere un cucchiaio o un fazzoletto (per non bruciarvi) e schiacciare i bordi per non farlo gonfiare. Se vi piace gonfio lasciatelo così.
- Prima di essere cotto, e dopo si spalma nel burro chiarificato, chiamato ghi.